Читать онлайн
Il ponte del paradiso: racconto

Нет отзывов

Il ponte del paradiso: racconto

I.
Spiacevole invito

– Che idea! – esclamò la signora Livia, lasciandosi ricadere sulle ginocchia il suo ricamo turco, mentre con le pupille stravolte da un moto repentino di stizza andava cercando il soffitto a cassettoni dorati del suo salottino. – Invitare le Cantelli! Ed hanno accettato? da te? —

Raimondo sgranò tanto d'occhi, per guardar bene sua moglie.

– Non ti capisco; – diss'egli. – Accettare un invito da me, non è forse come accettarlo da te? Non siamo noi la stessa cosa?

– Per gl'inviti, no; – rispose asciuttamente la signora.

– Oh Dio! – riprese egli, sforzandosi di volgere il discorso alla celia. – Ci sono dunque delle eccezioni alla vostra santissima legge?

– C'è questa, mio caro; – sentenziò la signora. – Gl'inviti solenni, in una casa bene ordinata, li fanno marito e moglie coi loro nomi uniti in una formula unica. Nei casi ordinarii, e d'una certa confidenza, invita la signora, intendendosi annuente il marito. Alla fin fine, non è lei che governa la casa? —

Raimondo chinò la fronte con aria contrita.

– Vizio di forma, adunque; – conchiuse egli. – Puoi sanarlo tu, andando a far visita, e confermando l'invito.

– No, caro; guasterei. C'è poi la sostanza, che non mi va.

– E perchè, se è lecito saperlo? Quelle buone signore si ritrovano qui, lontane da casa loro, al Danieli. Un albergo, sia pur di prim'ordine, è sempre un'albergo; e in giorni come questi…